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è la vita, che si porta via la vita. lei mi entra senza bussare, ché ho porte senza serrature e.

e quando si porta via qualcuno, io.

io non so restare indifferente, forse non sono io, ma il mio cuore. lui fa un gran casino, come fosse un casinò, ma non gioca con nessuno e.

e glielo dico, che si dovrebbe fermare un attimo prima, per non morire, ma lui va avanti, ché non si connette col cervello, e mentre sta dietro alle porte degli altri diviene una sanguisuga per cercare la vena più fragile e.

e lì dentro succedono cose. succedono le cose belle, e pure quelle brutte e. e mi dico che sono inutile e.

e glielo dico a mamma che siamo fortunate. abbiamo la fortuna di esserci, ancora, ma.

ma chi c’era, la vita è arrivata alla sua fine e se l’è portata via, e a me sembra mancare la mia vita stessa, e mi si bucano i giorni, ché i vuoti aumentano come voragini e non stanno a pensare se è pasqua o natale e. 

e natale quest’anno s’è portato via un amico, quasi un padre per me, e me soffre come un cane. natale si è portato via anche il cane di un amico e.

e non ditemi che, ché i miei occhi del cuore non disegnano differenze, nel momento del dolore e.

e tutto questo dolore che ci circonda, è un mondo di sofferenza che mi entra e.

e mi si mozzano le parole e chiedo scusa alla vita, per esserci ancora e.

e chiedo scusa a voi, per non esserci stata, ma.

ma è che…